Come tradurre un'app: tips e best practice

Dicembre 13, 2024

Hai mai pensato alle innumerevoli app che hai scaricato sullo smartphone e, soprattutto, al fatto che molto probabilmente la maggior parte di esse non sono italiane?

Tutto ciò è possibile grazie al lavoro di innumerevoli professionisti del settore che si dedicano alla localizzazione dei videogiochi, delle app, dei contenuti web e molto altro ancora.

Ma perché è importante tradurre un’app? Quali sono i vantaggi e quali le giuste strategie da adottare? Scoprilo insieme a noi, continuando a leggere l’articolo.

Visibilità e posizionamento

Uno dei principali vantaggi del tradurre applicazioni consiste nel poter raggiungere contemporaneamente un maggior numero di mercati. Ecco che anche noi in Italia abbiamo la possibilità di scaricare e usufruire di applicazioni come WhatsApp, Facebook, Instagram e altre ancora, in maniera del tutto semplice e naturale.

Il successo di un’applicazione si basa fondamentalmente sull’utilizzo che gli utenti ne fanno.

Per cui maggiore è il numero di utenti che scaricano e utilizzano comodamente l’app, maggiori saranno i profitti per i proprietari di tale app, che si convertiranno di conseguenza anche in un buon posizionamento sia online che sui vari marketplace.

La popolarità e il passaparola sono fondamentali in questo caso, ed è qui che gioca un ruolo di primaria importanza la cosiddetta esperienza dell’utente o UX (User Experience).

User Experience

Gli elementi che delineano l’esperienza utente sono davvero tantissimi, come menù, pagine di prodotti, homepage e altri.

Uno dei motivi per cui un utente potrebbe apprezzare e continuare a utilizzare un’app risiede in particolar modo nel poterne fruire in maniera fluida e intuitiva. Per cui qui parliamo anche di font e colore del testo adatto all’immagine o al colore di sfondo scelti, ma anche il poter avere a portata di mano tutto ciò che è proprio di un’app.

Per spiegarci meglio, immaginiamo di scorrere attraverso i prodotti di un’app di abbigliamento: l’esperienza utente è resa agevole da un menù molto semplice in cui poter selezionare categorie o filtri, da testi leggibili, chiari e descrittivi, ma anche dal fatto che in qualità di utente intuisco chiaramente come saperne di più sul prodotto, come aggiungerlo al carrello e come completare l’acquisto.

Attenzione alla cultura

Un concetto che abbiamo ripetuto più volte nei nostri precedenti articoli inerenti alla localizzazione è sicuramente il fattore culturale, che cammina sempre e comunque di pari passo con la traduzione vera e propria. 

Anche nel caso delle app, è fondamentale che tutto corrisponda perfettamente alla cultura, agli usi e costumi del mercato al quale ci si vuole rivolgere. Restando in tema di UX, la cultura gioca un ruolo fondamentale in elementi come la direzione della lettura del testo, i simboli, i colori, le immagini e molto altro ancora. Ricordiamo, infatti, che un’app localizzata male avrà come conseguenza un calo di utenti non indifferente che la porteranno a scendere vertiginosamente tra i risultati di ricerca o, ancor peggio, a ricevere numerose recensioni negative visibili chiaramente a tutti gli altri utenti del mondo.

Dimostrare attenzione alla cultura del mercato che ci accingiamo a conquistare, assieme a un’accurata scelta e cura della terminologia, rappresenta il primo passo verso il successo della tua app.

Tradurre un’app step by step

Questo processo di localizzazione prevede numerosi passaggi che permetteranno al contenuto finale di essere perfettamente fruibile per gli utenti del mercato target al quale ci si rivolge. In che modo? Scopriamolo insieme!

<H3>Fase di analisi</H3>

Prima di cimentarsi nel lavoro di traduzione vero e proprio, un professionista della traduzione deve innanzitutto analizzare il prodotto con il quale avrà a che fare. Oltre a provare e utilizzare in prima persona l’app in questione, il traduttore analizza anche tutta l’eventuale documentazione ricevuta da parte del proprio cliente: glossari, terminologia, tono di voce, brief, buyer persona, pubblico target, mercato di destinazione e molto altro ancora.

Tutte queste informazioni sono imprescindibili in un lavoro come questo, in cui la cultura è alla base della buona riuscita del progetto. Una volta conosciuto il mercato che si vuole raggiungere, bisognerà far fronte a tutti gli elementi culturali citati più sopra e ad altre difficoltà che citeremo qui di seguito.

Una fra le tante, la lunghezza del testo: ricordiamo, infatti, che l’interfaccia alla quale lavoriamo riprende le dimensioni di uno smartphone, per cui testi troppo lunghi e poco accattivanti non funzioneranno affatto per il nostro obiettivo.

Attenzione anche a eventuali riferimenti locali e/o culturali, espressioni idiomatiche, modi di dire, nonché all’inclusività del testo. Ne abbiamo parlato anche in altre occasioni ma, per ripetere il concetto, basti ricordare che a volte è sufficiente cambiare “Benvenuto in” con “Ti diamo il benvenuto in” per rendere il testo più inclusivo e per dimostrare massima attenzione nella cura della propria clientela.

Il percorso traduttivo

Prese in considerazione tutte le variabili di cui abbiamo ampiamente discusso finora, è giunto il momento per il traduttore di dedicarsi a questo processo lungo, impegnativo e scrupoloso, che ti permetterà di raggiungere le vette del successo e di conquistare un numero sempre maggiore di clienti. Avvalersi di un traduttore potrebbe forse sembrarti l’opzione più costosa, ma possiamo assicurarti che ne varrà la pena. Oltre alle conoscenze linguistiche e terminologiche, chi si dedicherà alla localizzazione della tua app dovrà essere in grado di adottare le giuste metodologie ed evitare il verificarsi di qualsivoglia errore lessicale, sintattico o strutturale. È buona norma permettere al traduttore specializzato di confrontarsi con lo sviluppatore dell’app in caso di dubbi o per verificare “in loco” che la sua proposta funzioni perfettamente con l’interfaccia dell’app, fra le tante cose.

A questo punto, una volta completato il lavoro, ti consigliamo anche di permettere al professionista che ci ha lavorato di verificare in prima persona la resa del suo lavoro, per correggere eventuali malfunzionamenti o errori stilistici dovuti al contesto.

Linguistic Quality Assurance

Oltre alla fase revisione, si è soliti svolgere quello che definiamo come “Linguistic Quality Assurance”, in breve LQA. Ciò consiste in un insieme di processi che permettono di valutare il prodotto finale al fine di assicurarsi che non ci siano errori di nessun tipo, come anticipato poco più sopra. In particolare, la verifica in-context volge l’attenzione a tutto ciò che riguarda grammatica, sintassi, terminologia e rilevanza culturale. In sostanza, serve a verificare la facilità d’uso del prodotto finale, affinché gli utenti possano godere di una User Experience completa e senza interruzioni.

 

In conclusione, la base del successo della tua app sta in un processo di localizzazione effettuato ad hoc, tenendo in considerazione la cultura, la lingua, lo stile e tanto altro.

Noi di LingoSpell, specializzati in questo ambito, siamo pronti ad accogliere ogni tua richiesta e a studiare con te il piano perfetto per la tua app.

È così che si aumenta la visibilità e il posizionamento di un progetto di per sé ben studiato ed elaborato. La traduzione ti permetterà di scalare le vette dei vari marketplace per app attualmente esistenti e di catturare l’attenzione di un pubblico internazionale.

Se ancora non sapevi come tradurre un’app, speriamo che questo articolo ti abbia fornito la risposta giusta, che consiste nell’affidarsi a professionisti del settore specializzati in grado di cogliere anche le più piccole sfumature e di conquistare il cuore dei tuoi potenziali utenti.

Contattaci subito e portiamo la tua app a un livello globale!


by Virginia Magri

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